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Malnate, 5 giugno 2010
“Damiani ci sei, o ci fai?!”
Il Partito Democratico chiede che il sindaco faccia chiarezza
sulla solidità della sua maggioranza.
Se non ci sono i numeri l’alternativa sono le dimissioni.
L’ultimo mese è stato per la politica malnatese un mese caldo e ricco di avvenimenti che hanno addirittura portato la nostra cittadina alla ribalta della stampa nazionale per la questione del Tricolore. Il Partito Democratico rivendica con orgoglio quanto sin qui fatto per la difesa dei valori costituzionali ed unitari, sia sul territorio (dal presidio in piazza, all’iniziativa dei giovani con le magliette dei padri della Repubblica) che in consiglio comunale (mozione votata all’unanimità che riconosce il valore del tricolore). Si tratta di una battaglia di civiltà che non lasceremo certo cadere!
A seguito di questi fatti abbiamo assistito ad una serie di fibrillazioni interne alla (ex?) maggioranza di centrodestra che non si è certo lasciata mancare nulla: dal commissariamento della sezione locale della Lega, alle dimissioni di altri due assessori, all’uscita dalla maggioranza dei consiglieri leghisti. In tutta la vicenda non sono mancati gli ultimatum, gli out-out e gli interventi dei vari vertici provinciali in un clima degno della migliore soap opera.
Ciò che appare chiaro ai nostri occhi è la situazione di assoluta ingovernabilità che si è venuta a creare a Malnate. Ciò che più preoccupa è la paralisi politico-amministrativa in cui si trova il nostro Comune da oltre un mese e che rischia di poter continuare a lungo.
E’ necessario fare chiarezza al più presto sul futuro di questa giunta ed in questo il sindaco Damiani, ancora una volta se necessario, ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza.
Un sindaco serio avrebbe fatto conoscere al più presto quello che intende fare per uscire da questa crisi, oppure ne avrebbe riconosciuto l’estrema criticità e si sarebbe dimesso. Damiani invece resta in silenzio, attaccato alla “cadrega” di padana memoria ed ai suoi 3000 euro di stipendio, recentemente aumentati. Senza prospettiva, senza progetti, in sostanza senza futuro, spera solo di poter durare il più a lungo possibile!!
Peggio ancora, si appresta a voler approvare il PGT nel bel mezzo di questa bufera politica. E’ lecito chiedersi perché tutta questa fretta, perché non si cerchi di ricompattare prima la maggioranza (se c’è ancora!), dietro ad un progetto politico condiviso. Cosa lo spinge a voler approvare questo strumento urbanistico fondamentale per il futuro di Malnate a tutti i costi ed in tempi rapidi. Davvero la cementificazione di Monte Morone non può aspettare?!?
Il Partito Democratico nei 3 anni della giunta Damiani non ha mai approvato le scelte di questa amministrazione: ritenevamo sbagliata l’idea di dilapidare 13 milioni di euro per una nuova scuola inutile; ci siamo opposti con forza all’introduzione dell’IRPEF comunale e all’aumento degli stipendi di sindaco e assessori; stiamo combattendo la battaglia contro la cementificazione del territorio prevista nel nuovo PGT; ecc ecc.
Per questi motivi il Partito Democratico non può che vedere con favore e sollievo una eventuale fine anticipata della giunta Damiani e certamente farà tutto il possibile per mandare a casa questo pessimo sindaco!!
Chiediamo pertanto al sindaco, per il bene del paese e per meritarsi un minimo di rispetto personale, di fare chiarezza sulla solidità della sua maggioranza e del suo progetto politico. Se non ci sono i numeri l’alternativa sono le dimissioni.
Marco Viscardi
Portavoce PD – Circolo di Malnate |
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CIRCOLO DI MALNATE |
Malnate, lì 7/05/2010
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..Malnate, lì 7 maggio 2010 Al
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
DEL COMUNE DI MALNATE
DOTT. ANTONIO SASSI
MALNATE
E p.c.
............................................................................................Al
PREFETTO DI VARESE
DOTT.SSA SIMONETTA VACCARI
VARESE
RICHIESTA
DI CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO EX ART. 14 DEL REGOLAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL COMUNE DI MALNATE
Argomento:
MOZIONE DI SFIDUCIA ALLA SIG.RA BARBARA MINGARDI
ASSESSORE DEL COMUNE DI MALNATE
Dopo la comunicazione ex art. 41 del Regolamento Comunale, fatta dal Consigliere Capogruppo PD al Consiglio Comunale del 30 aprile 2010, comunicazione che riguardava un fatto di particolare interesse per la comunità (ed, in particolare, la circostanza che vede la sig.ra Barbara Mingardi, assessore, dopo essersi iscritta al social network facebook ed aver aperto un suo profilo, essersi iscritta ad un gruppo intitolato “Io il tricolore lo uso così” avente come simbolo la carta igienica con i colori della bandiera italiana e che in questo gruppo, corredandolo con la propria foto, la sig.ra Barbara Mingardi ha pubblicato il seguente messaggio “in effetti io il trico non lo vorrei vedere nemmeno in bagno …. Non vorrei mi venisse la caghetta per tutta la vita! Meglio abolirlo e basta”), non si è proceduto, per regolamento, ad alcun dibattito tra i Consiglieri (assente anche l’assessore chiamato in causa), benché la circostanza sopra enunciata fosse di enorme gravità; quando si “posta” qualcosa su Facebook non lo si fa dietro le quinte ed in modo privato, ma bensì davanti ad un pubblico, e (inoltre) la frase dell’assessore sig.ra Barbara Mingardi non poteva essere letta come critica politica, anche se aspra, o una semplice opinione; è un concetto di puro disprezzo ed odio per un simbolo che identifica, in modo ideale, lo Stato Italiano e la sua Unità di Nazione.
Si chiede, dunque, la convocazione di un Consiglio Comunale Straordinario inserendo all’o.d.g. quale argomento, la discussione tra i Consiglieri sui fatti oggetto della comunicazione letta e depositata il 30.04.10 dal Capogruppo del PD, e la discussione e votazione PER APPELLO NOMINALE della:
MOZIONE DI SFIDUCIA ALL’ASSESSORE SIG.RA BARBARA MIGARDI:
MOTIVI:
Premesso che:
- con comunicazione al Consiglio Comunale 30.04.10 il Capogruppo PD ha enunciato che l’assessore sig.ra Barbara Mingardi ha inserito su Facebook (partecipando ad un “gruppo” che usa come simbolo il rotolo di carta igienica con i colori del tricolore italiano), un messaggio di vilipendio della bandiera italiana quale emblema dello Stato, dimostrando così di non tenere in nessun conto, quale parte dell’organo di governo del Comune di Malnate, i principi generali dello Statuto del Comune di Malnate stesso, e dimostrando di non avere alcun rispetto per i principi della Costituzione della Repubblica Italiana; violando i doveri che fanno capo a chi esercita cariche pubbliche, con un obbligo di buon esempio, molto più significativo per lei, per la particolare posizione soggettiva istituzionale di assessore (servizi alla persona, famiglia, pari opportunità);
- con dichiarazione alla stampa resa il 3 maggio 2010, al quotidiano on-line Varesenews, in una intervista del giornalista Michele Mancino, l’assessore Barbara Mingardi ha così detto: “io non mi riconosco in questo stato nazionale perché non mi piace la sua impostazione ecco perché quando vedo il tricolore e sento l’inno di Mameli non mi batte forte il cuore e non mi viene la pelle d’oca”. E alla domanda: “assessore se tornasse indietro lo riscriverebbe quel commento”? La risposta è stata: “certo lo riscriverei 50 volte così ….”. In buona sostanza l’assessore non ha smentito in alcun modo la propria volgare affermazione di vilipendio alla bandiera italiana, ma l’ha rafforzata;
- successivamente, con dichiarazione alla stampa di martedì 4 maggio 2010 il Consigliere Comunale di maggioranza sig. Gianfranco Francescotto, del gruppo consiliare Movimento Libero per Malnate, ha dichiarato che il Sindaco Sandro Damiani dovrebbe intervenire tempestivamente a difesa della bandiera italiana: “serve una decisione forte contro chi ha bestemmiato in modo imperdonabile, Mi aspetto che il Sindaco nel prossimo Consiglio Comunale notifichi pubblicamente la sua posizione”;
- già con un intervento sul sito Malnate.org, forum di Malnate, piazza virtuale, in data 3 maggio 2010, il Consigliere di maggioranza Presidente del Consiglio dott. Antonio Sassi ha così scritto: “per quanto riguarda l’episodio comunicato da Paganini venerdì 30 aprile il mio dissenso è totale. Ho una concezione di stato completamente diversa dagli amici leghisti. Il rispetto per i simboli, per tutte le istituzioni democratiche e per i valori che contraddistinguono la nostra Costituzione sono punto di riferimento e motivo di orgoglio per quanto mi riguarda e penso di non essere il solo all’interno di questa maggioranza ……”;
- atteso che il PDL di Malnate, gruppo consiliare di maggioranza, con una dichiarazione datata 4 maggio 2010 a Varesenews, quotidiano on-line, nonché riportata il 5 maggio 2010 dal quotidiano La Provincia, ha così dichiarato: “il tricolore non è solo il simbolo dell’unità nazionale, per esso molti nostri connazionali hanno immolato la loro esistenza in difesa della libertà …. l’assessore di Malnate è l’assessore di tutti i malnatesi e non di una sola parte di essi. Per questo motivo prendiamo le distanze dalla dichiarazione incriminata e chiediamo all’assessore Mingardi pubbliche scuse nei confronti dei concittadini che si identificano nei simboli e nei valori dell’unità nazionale che il federalismo da tutti auspicato non mette, comunque, in discussione”.
- l’assessore sig.ra Barbara Mingardi, con dichiarazione resa sempre alla stampa in data 5 maggio 2010 ha dichiarato, aggravando la propria posizione: “pur di non mettere in difficoltà il mio gruppo che sta lavorando duramente ed al quale voglio anche un gran bene sono pronta anche a dimettermi … mi scuso con tutte le persone che si sono sentite offese dal mio commento su Facebook non era mia intenzione offendere nessuno anche perché si trattava di considerazioni private che mai avrei immaginato potessero suscitare tanto clamore …”. Le “scuse” sono, dunque, di pura forma;
- considerato che il Consigliere sig. Raffaele Bernasconi, Lista civica Malnate Viva, già al Consiglio Comunale del 30.04.10 ha espresso il proprio sdegno per le inqualificabili dichiarazioni dell’assessore comunale sig.ra Barbara Mingardi, ed ora, con comunicato 04.05.10 ha invitato i cittadini di Malnate a “difendere il tricolore per l’Italia” con una manifestazione davanti al Municipio (durante una seduta della Giunta) sventolando la bandiera d’Italia in difesa della Repubblica e della Costituzione;
- appurato che l’assessore sig.ra Barbara Mingardi con le sue dichiarazioni rese prima sul sito web a nome Facebook e poi alla stampa ha determinato, tra i cittadini di Malnate, un diffuso senso di malessere e di vergogna che è sfociato, in parte in sentimento di ostilità nei confronti dell’assessore stesso, ed in parte in sentimento di poca stima anche per la Giunta tutta del Comune di Malnate, di cui fa parte l’assessore;
- evidenziato che l’assessore sig.ra Barbara Mingardi ha disonorato l’immagine ed il prestigio della città di Malnate sia a livello locale che a livello nazionale, tanto che si percepisce di essere, noi tutti, indicati come quelli del “TRICO = carta igienica”;
- ritenuto necessario non incentivare ulteriormente, con il mantenimento della funzione pubblica in capo all’assessore sig.ra Barbara Mingardi, la contrapposizione, non più ideologica, ma ingiuriosa tra chi è contro e chi è a favore del tricolore italiano, il simbolo che identifica l’Unità nazionale; tutto prelude a più gravi fratture nella città con grave perdita del senso di fiducia nelle istituzioni ed in chi le governa;
ciò premesso ed esposto, quale mozione di sfiducia, ritenuta ineludibile, premesso l’invito al sig. Sindaco di Malnate Avv. Sandro Damiani a dichiarare formalmente e specificatamente il suo (e del Comune di Malnate) dissenso alla dichiarazione di vilipendio alla bandiera italiana espressa dall’assessore sig.ra Barbara Mingardi,
SI INVITA
La sig.ra Barbara Mingardi a dimettersi immediatamente dal proprio incarico assessorile;
in difetto,
SI CHIEDE
Al Sindaco del Comune di Malnate, avv. Sandro Damiani, di revocarle immediatamente la nomina di assessore e ogni delega conferitale.
FIRMATO
Il Capogruppo Consiliare PD Eugenio Paganini
Il Consigliere PD Samuele Astuti
Il Consigliere PD Donatella Centanin
Il Consigliere PD Olinto Manini
Il Consigliere PD Isidoro Monetti
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CIRCOLO DI MALNATE |
Malnate, lì 2/04/2010
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“Facebook, la Lega e il Tricolore”
Il Partito Democratico chiede le dimissioni dell’assessore Mingardi
che invita ad usare in bagno la Bandiera italiana.
Succedeva a Venezia nel lontano 1997 che il leader leghista Umberto Bossi consigliasse ad una signora che esponeva il Tricolore alla finestra di usarlo per pulirsi una delle parti meno nobili del proprio corpo.
Succedeva a Roma nel più recente 2006 che il governo di centro-destra guidato da Silvio Berlusconi depenalizzasse il reato di vilipendio alla Bandiera, prevedendo solo una ammenda pecuniaria di qualche centinaio di euro per questo reato. Poco più di una banale multa per sosta vietata; l'offesa alla bandiera si monetizza e lì si chiude la dignità del tricolore.
Succede oggi a Malnate che la sig.ra Barbara Mingardi, assessore del Comune di Malnate, si iscriva ad un gruppo sul popolare social network Facebook dal titolo: “IO IL TRICOLORE LO USO COSI’!”. Il gruppo ha come simbolo “la carta igienica” con i colori della bandiera italiana e riporta numerosi commenti irrispettosi del nostro simbolo nazionale.
Il nostro assessore leghista non si è però accontentato di iscriversi a questo gruppo, ma ha pensato bene di lasciare un suo commento personale nel quale si augura di non avere mai problemi intestinali per non essere costretta a pulirsi con questo simbolo che tanto disprezza.
E’ di facile comprensione che detta frase (non solo per la Bandiera della Repubblica Italiana, ma anche per le Istituzioni in generale) non può essere letta come “critica politica” anche se aspra. Non è una “semplice opinione”, ma è formulazione di un concetto di “puro disprezzo” per un simbolo che identifica, in modo ideale, lo Stato e la sua unità di Nazione.
E’ dunque grave che la sig.ra Mingardi, a cui è affidata una funzione pubblica non rispetti il Tricolore, emblema dello Stato. Ed è altrettanto grave che la sig.ra Mingardi quale assessore del Comune di Malnate non tenga in nessun conto i principi generali dello Statuto comunale. Chi si occupa di politica ha sicuramente il diritto di esprimere le proprie opinioni ed idee, ma chi esercita cariche pubbliche ha anche e soprattutto il dovere di fornire un “buon esempio” alla cittadinanza.
Per questo motivo il Partito Democratico ha ufficialmente chiesto nel Consiglio Comunale del 30 aprile 2010, che l’assessore Mingardi smentisca il suo “messaggio” sulla Bandiera Nazionale Italiana e chieda scusa ai cittadini di Malnate. Viceversa riteniamo che questa cittadina non sia degna di restare componente della Giunta del Comune di Malnate e ne chiediamo quindi le dimissioni.
Certo, non esiste ormai più nessuna sanzione vera, anche simbolica, per questo genere di reato. Tuttavia per noi è inaccettabile che una di figura istituzionale che ha giurato fedeltà alla Bandiera, e che dovrebbe darle dignità e prestigio davanti ai cittadini inviti pubblicamente un comune cittadino a gettare nel cesso il Tricolore!!
Crediamo che questo atteggiamento sia intollerabile anche per la maggior parte dei cittadini malnatesi. Ci auguriamo che anche per una buona parte delle forze politiche attualmente al governo della nostra città sia così e ci aspettiamo quindi che siano presi i doverosi provvedimenti politici.
L’anno prossimo celebreremo il 150° anniversario dell' Unità Nazionale. Speriamo di non dover più commentare episodi di questo genere e di arriviamoci insieme ne solco delle parole espresse dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi in occasione dell’analoga celebrazione di dieci anni fa: "Il tricolore non è una semplice insegna di Stato, è un vessillo di libertà conquistata da un popolo che si riconosce unito, che trova la sua identità nei principi di fratellanza, di eguaglianza, di giustizi; nei valori della propria storia e civiltà”.
Marco Viscardi
Portavoce PD – Circolo di Malnate
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